Un volantino inaugurale del Teatro rivela lo spirito del tempo: “il 25 dicembre 1930 si apre al pubblico il nuovo grandioso Teatro Carani, vanto non solo di Sassuolo, ma d’Italia.
D’ora in poi anche il forestiero più esigente vedrà che da noi non abbiamo nulla da invidiare alle città, in questo campo. Il Teatro Carani non vuole essere solo mirabile nella sua costruzione.
A partire dai primi anni 70 inizia una fase artistica di grande fervore che vede calcare il palcoscenico del Carani da parte di produzioni internazionali e artisti di primissimo piano: Orianna Santunione (Tosca), Anna Moffo (Traviata), Luciano Pavarotti nella Lucia di Lammermoor,
il corpo di ballo del Teatro di Sarajevo, Milva e Gino Bramieri, Strehler, Mirella Freni, Raina Kabaivanska, Giorgio Gaber e molti altri grandi artisti.